Mario Biserni, SandSZine Sembrano esserci più stimoli dietro la nascita di questo disco. In primo luogo il suggerimento dato da Marco Pandin di Stella Nera che, colpito da una lunga coda di feedback chitarristici in chiusura di un concerto, ha invitato il Carozzi a lavorarci sopra. In secondo luogo l`amicizia di Albero Carozzi con Matteo Uggeri, derivante da anni di collaborazione negli Sparkle In Grey, amicizia che ha portato quest`ultimo a lavorare a distanza sulle registrazioni, aggiungendo anche del suo in termini di suoni vari. In terzo luogo l`ambiente familiare dell`Uggeri, al cui interno probabilmente non si respira ossigeno ma musica, che ha portato al progetto altra linfa nella figura delle figliolette di due e cinque anni. Prima di tutto, però, viene Alberto Carozzi, con la sua chitarra e il suo interesse nella musica improvvisata. Tant`è che mi resta difficile non attribuirgli il disco al 70-80%, anche perchè è comunque sua la scintilla iniziale. http://www.sands-zine.com/recensioni.php?IDrec=2300
Paolo Bertoni, Blow Up
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